JETHRO TULL - BURSTING OUT - LIVE -
2 LP VINILE -1978 - CHRYSALIS
Doppio LP contenente brani tratti da vari Tours in Europa ed inciso nel 1978. Ho avuto la fortuna di assistere al concerto che il mitico gruppo tenne a Genova nel 1980 e di cui conservo gelosamente il biglietto, come ho avuto modo di scrivere commentando un recente post di Blackswan su di loro..
In quel periodo il folletto matto Jan Anderson saltava da un punto all'altro del palco ipnotizzandoci con la sua musica, le note del suo flauto, le sue movenze. Una personalità eccezionale che giganteggiava sopra i suoi compagni, pur essendo musicisti di ottimo livello... In particolare, visto che siamo sull'argomento guitarists, due parole voglio spendere per Martin Barre il barbuto chitarrista che si vede qui sopra imbracciare la sua Gibson. Non fatevi ingannare dal suo aspetto da elfo innocuo e sorridente: in realtà, cavava fuori un suono direttamente dall'inferno, ringhioso, acido e cattivo.Quando la prima donna (Anderson) gli concedeva un breve momento di primo piano, magari l'esecuzione di un solo , in quel momento condensava tutta la sua bravura, la tecnica , il pathos la rabbia esplodendo un po' come un urlo di liberatorio lanciato dopo anni di prigionia..E avvertivi anche la sua ansia che il momento concesso era breve e stava finendo..
Il Rock ed il Blues raffinato dei Jethro viaggiavano molto bene tra le sue corde.
Quell'anno alla fine del concerto caddero dall'alto grossi palloni rossi sul palco e sul pubblico..mentre dal basso si levo' il fumo prodotto dalle corde roventi che avevano ustionato il manico della chitarra di Martin Barre!..Magari le cose non andarono proprio così ma fu in ogni caso una bella festa del rock.
Il brano qui di seguito non fa parte dell'album ma mi serve per dare l'idea di quello che ho detto su Martin Barre, (a parte l'assolo, da notare quello che combina sotto il flauto e il canto).
Il brano qui di seguito non fa parte dell'album ma mi serve per dare l'idea di quello che ho detto su Martin Barre, (a parte l'assolo, da notare quello che combina sotto il flauto e il canto).
Jethro Tull - My Sunday Feeling
Side One
1) No Lullaby
2) Sweet Dream
3) Skaing Away on the Thin Ice of the New Day
4) Jack in the Green
5) One Brown Mouse
Side Two
1) A New Day Yesterday
2) Flute Solo Improvisation/
God Rest Ye Merry Gentleman/Bourèe
3) Song From The Wood
4) Thick As A Brick
Side Three
1) Hunting Girl
2) Too Old To Rock’n Roll, Too Young To Die
3) Conunrdum
4) Minstrel in the Gallery
Side Four
1) Cross -eyed Mary
2) Quatrain
3) Acqualong
4) Locomotive Breath
5) The Dambusters March
**********************
Ian Anderson – vocals, flute, acoustic guitar
Martin Barre – electric guitar, mandolin, marimba
John Evan – piano, organ, accordian, synthesizers
Barriemore Barlow – drums, glockenspiel
David Palmer – portative pipe organ, synthesizers
John Glascock – bass guitar, vocals
12 commenti:
http://www.mediafire.com/?570moac3sqbl3
Gli Dei...
...a volte vengono tra noi, e ci concedono un pò della loro arte.
Seguo i Jethro da sempre, li ho visti almeno una dozzina di volte, compreso il Tour nel quale Jan & soci accompagnati dall'Orchestra ci dilettavano con il brillantissimo "Play's the Orchestral Jethro Tull" .
E li vedrò quest'anno, come mancare all'appuntamento con il "Thick As A Brick Vol." Tour" ?
Concordo con te. Martin Barre è un signor Chitarrista, ei 4 Album che ha realizzato da solista sono pura poesia.
Sai, mi hai dato un'idea per un Post. Direi che il buon Martin se lo merita...
Ciao
Ti invidio per due motivi: il primo è perchè hai li hai visti una dozzina di volte, il secondo è perchè andrai a vederli a breve..Buon godimento, magar!!
A proposito di Martin Barre, rimango in 'fiduciosa' attesa..
Mitico!!
Per tutti gli amanti dei Tull c'è un lunghissimo articolo di Lester Bangs (poi apparso su deliri, desideri, distorsioni) sul loro tour americano del 1973: un pezzo fantastico!
Lascio il link della versione originale inglese:
http://www.tullpress.com/crmay73.htm
Keep on rockin'!!
Grazie per il link, gentilissimo! vado a leggere e poi ti dico...
L'articolo è molto interessante - la descrizione che viene data di Jan Anderson , di come si muove sul palco, coincide perfettamente con la mia impressione..Bang lo definisce 'Eric Clapton dei fiati', per dare l'idea della facilità, della maestria, dalla mostruosa tecnica con cui usava lo strumento..Clapton è pero' compassato, per niente istrione e spettacolare...
Mi ha colpito che Thieu conoscesse e amasse il bop.
...certo che il 1973, a Detroit... mica male per un rockettaro!
Clapton è certo il compassato dei compassati, Anderson a suo modo è unico
Che disco pazzesco!Come ben sai, vidi anche io i Jethro durante quel tour.Ho dei ricordi meravigliosi e indelebili.
Jan era una persona estremamente intelligente e sapeva che la spettacolarità è un aspetto importante del concerto..
Clapton e Anderson, come dicevo, sono due artisti completamente diversi: Tecnicamente mostruosamente dotati, solo che Jan partecipava con tutto il corpo, Slowhand solo con la sue mani - con cui pero' apriva l'inferno!
Beh possiamo dire che eravamo presenti durante lo svolgersi della storia della Musica! Si, ho preso spunto dal bel tuo post, e l'ho anche linkato, al tuo nome. Buona serata!
...promessa mantenuta.
Post su Barre effettuato.
ciao
..grande! Arrivo subito.
Posta un commento