Pat Metheny con il suo trio suona brani orginali o di celebri compositori come John Coltrane (Giant Step) o Wayne Shorter (Capricorn) Strouse e Adams (A Lot Of Livin' To Do). Il be-bop esalta il chitarrista e le sua capacità di eseguire un brano a velocità stratosferica (tipico appunto dei boppisti). Ma sa anche incantare con sue ballate acustiche dai tempi dilatati come We Had A Sister, Travels, Just Like the Day, che sono forse i momenti più intensi dell'album, così intime, nostalgiche, come storie raccontate attorno ad un fuoco acceso, sotto il cielo stellato del Missouri. Lontano dagli effetti sintetici è piacevole ascoltare Metheny ed apprezzare il suono pulito della sua chitarra, rivivendo le stesse atmosfere di Bright Size life e New Chautaqua. Pat Metheny - guitar Larry Grenadier - Bass Bill Stewart - Drums 1 (Go) Get It 2 Giant Steps 3 Just Like The Day 6 SouL Cowboy 5 The Sun In Montreal 6 Capricorn 7 We Had A Sister 8 What Do You Want? 9 A Lot Of Livin' To Do 10 Lone Jack 11 Travels
Dall’interno della bettola s’intravedeva il passaggio di una processione, lenta in maniera esasperante, che scorreva, sospesa a pochi millimetri dal selciato di pietra della strada, nero e umido. - Chiudete quella porta!- urlò qualcuno, senza che nessuno si muovesse. Entrò uno strano odore di incenso e garofani morti e si diffuse nell’aria: guardavo rapito quel volo di piedi..
FENYESI MÁRTON
VÁCZI DÁNIEL QUINTET è un interessante giovane gruppo di jazz ungherese, formato da due sassofonisti, un soprano, sopranino e tenore, la sezione ritmica un bassista ed un batterista, e un chitarrista, Fenyesi Marton che ricorda molto Bill Frisell, forse più essenziale, che apprezzo molto.
Un microcefalo interruppe l'esibizione di Joni Mitchell, prese il microfono e urlò: "Questo è un campo di concentramento per hippie!". La cantante scoppiò in lacrime, invece di fracassargli in testa la sua chitarra. E' anche vero che Joni con la sua versione di "Woodstok" deprimente e pallosa, gorgheggiata fino allo sfinimento, una reazione del genere doveva aspettarsela..
Immagine archivio Hyde
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Certo, se il il cretino avesse provato a invadere il campo del gruppo di Miles Davis che in cerca di un esperienza "rock" chissà per quale stregoneria si era trovato a suonare da quelle parti, sarebbe stato addentato dal massiccio DeJohnette e scaraventato a calci giù dal palco da tutti. Una "all stars electric band" formata da Gary Bartz al sax, Keith Jarrett e Chick Corea alle tastiere, Dave Holland al basso, Jack DeJohnette alla batteria e Airto Moreira alle percussioni(scusate se è poco..) Keith Jarrett che sembra un giovane spastico venditore di tramezzini e Dave Holland hanno poco più di venti anni.
Sono 35 minuti di tiratissimo rock-jazz, che forse non tutti i presenti erano in grado di capire..
Il festival ospitò artisti di grosso calibro, mai più riuniti tutti insieme nella stessa occasione:
Giovedì: Gary Farr, Supertramp, Andy Roberts, Howi, Black Widow, Groundhogs, Terry Reid, Gilberto Gil.
Venerdì: Fairfield ParloLir, Arrivai, Lighthouse, Taste, Tony Joe White, Chicago, Family, Procol Harum, The Voices Of East Hariem, Cactus.
Sabato: John Sebastian, Shawn Phillips, Lighthouse, Joni MitchelI, Tiny Tim, Miles Davis, Ten Vears After, Emerson, Lake And Palmer, The Doors, The Who, Melanie, Sly And The Family Stone.
Domenica: Good News, Kris Kristofferson, Ralph McTell, Heaven, Free, Donovan, Pentangle, Moody Blues, Jethro Tuil, Jimi Hendrix, Joan Baez, Leonard Cohen, Richie Havens, Hawkwind.
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Se pensate che magari con la stessa cifra qualcuno, anzi molti, pagano per un concerto di, che ne so, Madonna, una che è bravissima ad aprire palestre, molto meno a biascicare una nota delle canzoni di Joni Mitchell, chi ha avuto la fortuna di partecipare da spettatore, è stato un previlegiato...
Anno 1975 - La genialità di questo musicista è indiscutibile. E quest'album lo testimonia pienamente. Captain Beefheart suona l'armonica - cos'altro può fare? Ubriacatevi con questo prog-jazz di stampo americano i cui unici riferimenti storici musicali sono il country, il blues, il jazz, il rock'n roll. Zappa si inventa un passato, la musica che naviga nel Mississippi, si arrampica sui vecchi grattacieli insieme a King Kong e si nutre dei corto-circuiti delle vecchie insegne luminose dei Casino e dei locali notturni. Bach e la sagra di Sigfrido, il Medio evo sono andati a farsi fottere. Qui si sente l'urlo di Tarzan mentre Hollywood applaude. Rimane la carica eversiva della sua chitarra, delle sue parole, la sua ironia acida.
FRANK ZAPPA - ONE SIZE FITS ALL (full album)
Frank Zappa -- guitar, lead vocals on "Po-Jama People", "Evelyn, a Modified Dog" and "Sofa No. 2", backing vocals George Duke -- keyboards, synthesizer, lead vocals on "Inca Roads", "Andy" and "Sofa No. 2", backing vocals Napoleon Murphy Brock -- flute, tenor saxophone, lead vocals on "Florentine Pogen" and "Andy", backing vocals Ruth Underwood -- marimba, vibraphone, percussion Chester Thompson -- drums, sound effects, voices Tom Fowler -- bass guitar James "Bird Legs" Youman -- bass guitar on "Can't Afford No Shoes" Johnny "Guitar" Watson -- vocals on "San Ber'dino" and "Andy" Captain Beefheart (credited as 'Bloodshot Rollin' Red') -- harmonica Label DiscReet Released June 25, 1975 Recorded Record Plant Studios, Los Angeles; Caribou Ranch, Nederland, CO; and Paramount Studios, Los Angeles, August 1974 - April 1975
La mia memoria non è granché.
Con questo voglio dire che non solo ho dimenticato molte delle cose che mi sono
successe nella vita - e questa è sicuramente una benedizione - ma che
addirittura ci sono lunghi periodi di tempo dei quali semplicemente non riesco
a darmi conto, non riesco a far riemergere i paesi e le città in cui ho
vissuto, i nomi delle persone, le persone stesse. Il vuoto. Ma riesco a
ricordarmi alcune cose. Cose piccole: qualcuno che dice qualcosa in un modo
particolare; la risata nervosa, irrefrenabile o trattenuta di qualcun altro; un
paesaggio; un'espressione di tristezza o di smarrimento sul viso di qualcuno; e
riesco a ricordare alcune cose drammatiche: qualcuno che prende un coltello e
mi affronta con ira; o magari sento la mia stessa voce che minaccia qualcun
altro. Vedo uno che butta giù la porta, o che magari ruzzola lungo una
gradinata. Alcuni di quei ricordi piú drammatici li posso richiamare quando
occorre. Ma non possiedo il tipo di memoria capace di far rivivere intere
conversazioni, complete di tutti i gesti, tutte le sfumature del discorso
reale; e non posso neanche ricordare l'arredamento di alcuna delle stanze nelle
quali ho passato del tempo, per non dire della mia incapacità di ricordare
l'arredamento di un'intera abitazione. O anche molti particolari a proposito di
una pista per cavalli, a parte, vediamo, una tribuna, gli sportelli delle
scommesse, le tv a circuito chiuso, e una massa di gente. Il chiasso. Nei miei
racconti compongo conversazioni. Metto nei conti l'arredamento e le cose
concrete che circondano la gente quando ne ho bisogno. Forse è per questo che a
volte è stato detto che i miei racconti sono disadorni, spogli, o anche
"minimalisti".
Raymond Carver – da “Il MESTIERE DI SCRIVERE” – 1984
JOHN ABERCROMBIE - WORKS (Full Album)
Ho trovato il commento giusto, o almeno quello che mi viene da
pensare ascoltando quest’album di John
Abercrombie, “Works”,raccolta di brani suonati fra il 1974 e il 1984, con
musicisti di grosso calibro, particolarmente adatti per la loro sensibilità a
interpretare le idee del chitarrista compositore americano rendendone una
esecuzione che colpisce per la sua essenzialità, la scelta dei suoni, le
atmosfere intime e rarefatte. Si parte, questo è vero, di gran carriera, con Red Orange scritta da Jan Hammer, dal gusto jazz – prog tipico
dello stile Mahavisnu, gruppo del quale il tastierista-pianista fece parte nel
periodo d’oro di The Inner Mountain Flame
e Bird Of Fire, per calarsi, però subito nel crepuscolo dove John si muove
meglio a suo agio. Infatti il brano successivo, Night è una piccola perla: delicato, nostalgico come l'assolo eseguito
da Mike Brecker, sorretto dalle trame
armoniche di Hammer al piano e dalla chitarra di John.Jack DeJonettecon il solo tocco ai piatti detta i tempi e li
dilata. Il batterista imprime uno swing raffinato a Ralph’s Piano Waltz, in contrappunto con il suono caldo dell’hammond di Hammer. Backward GlangeeIslasono due brani per chitarra elettrica ed acustica,il primo inciso
solamente da John, il seconda con l’apporto della 12 corde di Ralph Towner(ex-Oregon).Tutti i brani
sono composti da John Abercrombie ,tranne Red and Orange, NightlakediRitchie BeiracheDreamstolker compostaesuonata daDeJohnette,Abercrombie,Lester Bowie, EddieGomez.
L’album si chiude con Sing
Songsuonato dal collaudato trioAbercrombie,
DeJonette,Dave Holland.
1) RED
AND ORANGE (Hammer) 5:21
John Abercrombie guitar
Jan Hammer organ, synthesizer
Jack DeJohnette drums
From
"Timeless" ECM 1047
recorded June 1974 in
New York ® 1975 ECM Records
2) NIGHT (Abercrombie) 4:56
John Abercombie guitar
Jan Hammer piano
Jack DeJohnette drums
Mike Brecker tenor saxophone
From
"Night" ECM 1272
recorded April 1984
in New York ® 1984 ECM Records
3) RALPH'S PIANO
WALTZ (Abercrombie) 4:52
John Abercrombie guitar
Jan Hammer organ
Jack DeJohnette drums
From “Timeless"
ECM 1047 recorded June 1974 in New York ® 1975 ECM Records
4) BACKWARD
GLANCE (Abercrombie) 4:31
John Abercrombie acoustic and
electric guitars
From
"Characters" ECM 1117 recorded November 1977 in Oslo 0 1978 ECM
Records
Chitarristi di Miles Davis o che suonano brani di Miles. Una interessante panoramica di grandi strumentisti dal vivo..
Jazz Fusion Night Artists and Songs:
1) GEORGE BENSON - All Blues
2) JOHN McLAUGHLIN - In A Silent Way
3) LARRY CORYELL - So What
4) PACO DE LUCIA - Concerto De Aranjuez
5) STANLEY CLARKE – Tutu
6) STANLEY CLARKE & LARRY CORYELL - School Days
7) LARRY CORYELL –
Bolero
8) PACO DE LUCIA - El
Panuelo
9) JOHN McLAUGHLIN -
Que Alegria
10) JOHN McLAUGHLIN
& PACO DE LUCIA – Zyryab
11) RICKIE LEE JONES & LARRY CORYEL - Dat Dere
12) GEORGE BENSON - Valdez In The Country
13) GEORGE BENSON - Being With You
14) EVERYONE - Eighty One
Other Artists:
George Duke George Bohanon Ray Brown Dennis Chambers Ray Cooper Sal Demandi Dominique di Piazza Brandon Fields Trilok Gurtu Everet Harp Larry Kimpell John Leftwich Bryan Simpson
E' disponibile la 3^ revisione della VIRGIN FOREST, a disposizione di tutti coloro che stanno seguendo il progetto-libro-in progress, assolutamente gratuito.