martedì 17 aprile 2012

CROSBY E NASH, ALLMANN BR. E PHIL LESH


Nell'attesa di scrivere un post decente vi propongo questa splendida "Almost Cut My Hair". Questi vecchietti hanno fatto la Storia del rock e, se stanno ancora sul palco (eccome!..), un motivo deve pur esserci...
Trattasi di un concerto tenuto a New York, nel teatro Beacon  il 27/7/2011.
Chitarrisimo di gran classe. La voce inimitabile di David Crosby è sempre quella, i capelli un  po' piu' bianchi che aspettano ancora di essere  tagliati...

ALMOST CUT MY HAIR


Per approfondire sugli Allmann Brothers, puo' farlo QUI
Se invece volete farlo su Phil Lesh e i Grateful Dead,  QUI

venerdì 30 marzo 2012

I CHITARRISTI DI MILES DAVIS - 1^ PUNTATA : JOHN MCLAUGHLIN


Non c’è dubbio che molta della musica jazz  e fusion (ma non solo) che ascoltiamo oggi si ispira abbondantemente a quella che è stata composta da Miles Davis dalla fine degli anni ’50 fino al 1991. Non c’è dubbio che tutti i musicisti che hanno suonato con Miles hanno subito la sua influenza, ed è assodato che tutti coloro che hanno suonato con lui, dal vivo o in sala d’incisione, dovevano essere bravi professionisti, a volte grandi professionisti, altrimenti non avrebbero potuto farlo..
Premesso questo, ho pensato di andare a pescare tra loro,  i chitarristi : ognuno di essi troverà spazio in questo blog e nei post dove in particolare pubblichero’ i vinili in mio possesso.


JOHN MCLAUGHLIN 
McLaughlin collaboro’ con Miles Davis alla registrazione di due album epici: “In A Silent Way” (Columbia -1969) e “Britches Brew”, (Columbia – 1970) rispettivamente singolo e doppio del periodo “elettrico” del trombettista. A questi parteciparono grandi nomi del Jazz come Wayne Shorter, Bernie Maupin, Herbie Hancock, Joe Zawinul, Chick Corea, Dave Holland, Tony Williams, Jack DeJohnette, Billy Cobham ed altri…
Chitarrista dotato di tecnica eccezionale  e  stile particolare, assolutamente inimitabile, fortemente influenzato dal flamenco, dallo swing, dal rock, John McLaughlin fu testimone del primo cambiamento di rotta di Davis verso altri linguaggi musicali, che avevano come referente il jazz, ma che si rivolgevano alla sperimentazione.





JOHN MCLAUGHLIN - MUSIC SPOKEN HERE


LP VINILE – 1982 WEA






John McLaughlin - Negative Ions 



L'ALBUM
Musica 'sintetica' e musica acustica si muovono nella stessa dimensione espressiva: a volte la chitarra acustica dialoga con sinclavier e tastiere elettriche, a volte si presenta da sola o in duo ..Tutto in nome del jazz , del blues o del flamenco,  sempre tra le  dita e nell'animo di John McLaughlin. Gusto per sonorità e atmosfere andaluse riscontrabili  anche in Sketches Of Spain di Davis, e in Blues For Pablo,  pubblicati gia ' nel 1960, ed in Siesta, di Davis con Marcus Miller (1987)




        Lato 1
 1)Aspan
              2)Blues for L.W.
                3)The Translators
                     4)Honky Tonk Haven
                 5)Viene Clareando

        Lato  2
 1)David
              2)Negative Ions
               3)Brise de coeur 
4) Lòro

The Players:
Katia Labeque – Sinclavier II E Srenway Piano
Francois Couturier – Fender Rhodes, Prophet 5 and Yamaha Piano
Jean-Paul Cdelea – Acustic  Bass
Tommy Campbell – Drums
John McLaughlin – Acoustic and Elecrtric Guitar

PER APPROFONDIMENTI AI COMMENTI:

martedì 27 marzo 2012

JOHN LENNON E FRANK ZAPPA



SOME TIME IN NEW YORK CITY - 1972

Doppio album dal vivo di John Lennon con la partecipazione di Yoko, Frank Zappa & The Mothers Invenction.
Mi limito al commento sullo splendido assolo di Frank Zappa durante la canzone di John Lennon “Well (Baby Please Don’t Go)”: Grandioso.


John Lennon & Frank Zappa - Well (Baby Please Don't Go)


Grande impegno sociale, grandi temi, profondo spirito no - wars in questo doppio album “Some Time in NYC” indimenticabile pezzo di storia del rock, forte, intenso, politicamente  impegnato come solo Bob Dylan, Joan Baez, i Jefferson Airplane erano precedentemente riusciti. L’Album fu prodotto da Yoko Ono che partecipo' anche con le sue performances canore al concerto..Su queste, pero’, preferisco non esprimermi.





John Lennon & Yoko Ono- The Luck Of The Irish

venerdì 9 marzo 2012

LED ZEPPELIN - THE SONG REMAINS THE SAME


 - 2 CD - SWAN SONG - 1976 -

“La città esatta è sbiadita, ma il momento isolato è ancora chiaro. Da qualche parte sulla East Coast durante il tour più recente dei Led Zeppelin in America, Jimmy Page, John Bonham, John Paul Jones e Robert Plant stavano correndo dal palco fino al loro aereo da turismo..." 
Inizia così la recenzione che Cameron Crowe allora giovane giornalista, poi divenuto affermato regista, molto vicino al mondo della musica e del rock, scrive su questo film – concerto, girato in U.S.A. montato usando materiale tratto da  3 concerti al Madison Square Garden di New York  nel 1973 , durante la tournee negli States. La regia è di Peter Cliffton e Joe Massot.
Sempre secondo quanto scrive Crowe, guardando alcuni spezzoni di concerti vari di altri musicisti, spostandosi da uno stage all’altro, Page & friends rimasero e folgorati dall’energia di Little Richard che, urlando"Tutti Frutti",  batteva sui tasti del pianoforte e faceva vibrare con il suo movimento tutto il palcoscenico, in un vecchio del  film 1957..
Page,”sorseggiando il suo Jack Daniel” esclamò “Non possiamo fuggire alle nostre radici”, quel rock molto fisico, potente e coinvolgente.
Tre anni dopo, siamo nel 1976, I Led Zeppelin realizzarono questo lungometraggio, “The Song Remain The Same”  ottenuto in larga parte da registrazioni di quei concerti e tenendo ben presente  la frase di Page come principio ispiratore. L’intento era quello di  Catturare tutta la potenza e la forza che arrivava allo spettatore seduto in seconda fila durante un loro concerto. Il suono fu pensato stereofonico: una pista più playbock ed effetti che inviava la musica da ogni direzione del teatro.




Led Zeppelin - No Quarter


 Allora, giusto per tenere presenti le loro origini, compaiono “Rock and Roll”, “Celebration Day” e “The Song Remains The Same” a riscaldare l’atomsfera…Segue la splendida "Rain Song”, introdotta dai magici arpeggi di Plant  e “Dazed e Confused" che parte come un blues  lento e stracciato che diventa man mano  visionario e allucinato, tra continue aggressioni all’anima dalla voce corrosiva di Plant (nessuno, nessuno come lui  in questi pezzi..) alternate a silenzi e dialoghi con Bonham  e con Page. Guardando il film,  ci si accorge che è molto più di una serie di riprese del concerto: è, come dice Crowe "una rarissima serie di scorci e visioni nel simbolismo degli uomini che fanno la musica”. Allora, per la prima volta in questo tipo di movie,  appaiono immagini evocatrici di quello che potrebbe sentire Plant  durante "Dazed e Confused”, o il respiro della vita in " Stairway to Heaven "... e qui Page ti prende per mano e ti insegna un po’ di cose su come la chitarra diventa un vaso di Pandora, in mano sua..E’ d’obbligo un religioso silenzio durante l' ascolto del piu’ bel pezzo rock che sia mai stato scritto.
Stairway è preceduta da “No Quarter” introdotta e sostenuta dalle tastiere di J.P.Jones, grande brano strumentale, dove tiranneggia Page, perso completamente dietro al suo assolo,  interminabile, ipnotico..
Tra queste atmosfere rarefatte e psichedeliche spunta alla fine di nuovo fuori il Rock possente in “Moby Dick”  con il mitico assolo di Bonham e in conclusione “Whole Lotta Love” per congedarsi in bellezza... 


 Led Zeppelin  -  Rain Song 







Per approfondire - ai commenti

sabato 18 febbraio 2012

PETER FRAMPTON - WIND OF CHANGE su vinile



WIND OF CHANGE 
A&M Records - 1972


Peter Frampton - Wind Of Change



Wind Of Change’  è il primo album di Peter  Frampton, che nel 1972 aveva 22 anni ma già aveva precedenti con gli Humble Pie..A mio parere è anche uno dei suoi lavori più riusciti. Parteciparono alla registrazione  musicisti del calibro di Ringo Starr, Billy Preston (album e lives con i  Beatles , Ray Charles, Sam Coke) Jim Price (album e lives con i  Rolling Stones, Eric Clapton,George Harrison), Del Newman, musicista e arrangiatore di Cat Stevens, Elton John, Paul Simon e Paul Mc Cartney ed altri ottimi musicistiIl ragazzo , insomma,  volle esordire con la gente giusta ed in effetti tutto cio’ diede qualità al suo LP. Si tratta di 10 brani  un raffinato rock di scuola inglese, di durata media da 3 a 5 min, con arrangiamenti a volte ben curati ed articolati, altre volte costituiti dall’uso di chitarra acustica ed archi, o insieme a basso e piano, sempre comunque di ottimo livello. Interessante la cover di Jumping Jack Flash dei Rolling  molto ben arrangiata ed articolata  con cambi di tempi ed atmosfere – felice l’uso dei fiati a supporto degli splendidi interventi di chitarra solista,  anche se si sente la mancanza della voce di Jagger.Gradevole l'ascolto dei  pezzi acustici come Wind Of Change  che dà il titolo anche all’album e che ricorda i Led  Zeppelin III e  Lady Lieright, con begli assoli sulle corde della folk-guitar sostenuti dalle congas ben presenti e di grande effetto in brani di questo. Molto chitarristico, egregiamente sostenuto dal batteria di Ringo Starr è The Lodger, arrangiamento notevole di fiati di stile beatlesiano nella parte finale. Il  primo pezzo del lato A è   Fig Tree Bay  sognante, areale, da percorsi su cadillac decapottabile lungo strade assolate che costeggiano il  mare... Il movimento delle onde sinuoso  è evocato  dal  effetto’ flanger’ della chitarra che accompagna,   tra le  palme e  la brezza leggera, i 'solo' di Peter  e le note del flauto di chiusura. In All I Want To Be, che apre il lato B dell’album, si delinea lo stile di Peter Frampton, molto vicino al rock californiano con assoli anche più lunghi, che si prestano molto ad essere suonati dal vivo. Hard è una tranquilla canzone ricca di gradevoli interventi di archi, Alright  è un rock in atmosfera soul  caratterizzato dall’ intervento di Ringo e dall’organo di Bill Preston. I’ts A Plain Shame è molto vicino allo stile di Bowie.  Oh for Another Day è una song semplice e delicata giocata fra gli di chitarra folk  e  il canto. Ascotlate questo vinile con attenzione perchè, ripeto, è molto ben curato..


Peter Frampton - All I Want To Be 




                 Peter Frampton -  Jumping Jack Flash


SIDE ONE
FIG TREE BAY    3:31

PETER FRAMPTON - guitars

percussion • vocals
MIKE KELLIE - drums

RICKY WILLS -  bass guitar

DEL NEWMAN – strings, flute & marimba arrangiaments
WIND OF CHANGE    3:00

PETER FRAMPTON - guitars

dulcimer, drums, vocals, harmonium
ANDREW BOWN -  bass guitar, fuzz bass 
FRANK CARILLO -  guitars
LADY LIERIGHT    2:51

PETER FRAMPTON – guitars, vocals 

ANDREW BOWN -  bass guitar, organ
CHRIS KAREN - congas

FRANK RICOTTI - shaker

FRANK CARILLO -  backing vocals

JUMPING JACK FLASH    5:16

PETER FRAMPTON - guitars. vocals

ANDREW BOWN -  bass guitar, backing vocals

MIKE KELLIE - drums

FRANK CARILLO -  guitar 


I’TS A PLAIN SHAME    3:09

PETER FRAMPTON - guitars percussion, vocals

MIKE KELLIE - drums 

RICKY WILLS -  bass guitar 

FRANK CARILLO -  guitar
OH FOR ANOTHER DAY    3:51

PETER FRAMPTON – guitars, vocals

DEL NEWMAN – strings
****************

SIDE TWO
ALL I WANT TO BE  (is by your side)   6:25

PETER FRAMPTON – guitars, percussion,  vocals 

MIKE KELLIE - drums 

RICKY WILLS -  bass guitar 

MICKEY JONES -  rhythrn guitar
ANDREW BOWN – melotron, percussion
THE LODGER    5:40

PETER FRAMPTON – guitars, percussion, vocals 

RINGO STARR -  drums 
ANDREW BOWN -  bass guitar 
FRANK CARILLO -  guitar

JIM PRICE - brass
HARD    4:26

PETER FRAMPTON -  guitars, percussion, vocals 

ANDREW BOWN -  electric piano, bass guitar 
DEL NEWMAN - strings
ALRIGHT    4:21

PETER FRAMPTON – guitars, percussion, vocals 

RINGO STARR -  drums 

KLAUS WOORMAN - bass guitar

BILLY PRESTON – piano, organ

FRANK CARILLO - rhythm guitar, percussion, backing vocals

ANDREW BOWN -  percussion, backing vocals

...ai commenti...

domenica 5 febbraio 2012

LED ZEPPELIN: IN TROUGH THE OUT DOOR - vinile

Ultimo LP  del mitico gruppo datato 1979. Il Titolo si rivela premonitore perché il gruppo da li a poco si sarebbe sciolto per la morte del grande John Bonham, insostituibile generatore di energia e cuore pulsante ritmico  dei Led.
La copertina è ispirata agli anni del proibizionismo In America, contenendo immagini dell’ interno di quello che doveva essere  un malfamato bar clandestino di quel periodo. Originale la scelta di coprire con una busta di carta grezza  la vera e propria copertina contenente il disco, come si usava fare con le bottiglie di whisky che si compravano e portavano  a casa.
Quando comprai questo vinile rimasi un po’ deluso, perché non vi trovai esattemente i Led Zeppelin che mi sarei aspettati...Non so, qualche meravigliosa ballata acustica, ampie pennate sulla 12 corde tipo "That's The Way", qualche blues straziante alla "Since I been Loving You"...D’altra parte loro stessi, alle porte degli anni  ’80 , avrebbero voluto proporre suoni  ed arrangiamenti  nella direzione del rinnovamento. E lo dimostra l’uso generoso di tastiere e sintetizzatori ..


IN TROUGH THE OUT DOOR


SWAN SONG (1979)





..Tuttavia, riascoltandolo ho trovato delle cose interessanti in  "In The Evening",   "All My Love" dedicata da Plant al figlio scomparso nel '77 che contiene un melodioso assolo di tastiere (in genere gli assoli sono prerogativa di Page), "I'm Gonna Crowl" lenta  ballata in cui Robert fa la parte del leone fra sezioni d'archi sintetici e arpeggi, dialogando con gli stupendi, intensi assoli di cui  solo Jim Page è capace in brani soul come questo dall'ispirazione blues.
C'è poi " Fool In the Rain" interessante accostamento ai ritmi sudamericani, la lunga "Carouselambra" che ricorda un po'  "The Song Remain The Same" in  quell'alternarsi di rock incalzante segnato da riff di tastiere  con atmosfere  rarefatte  su cui veleggia la chitarra di Jim. Infine molto vicine nell'ispirazione, stile e nell'arrangiamento a "Phisical Graffiti" ho trovato "South Bound Saurez" e  " Hot Dog".










Jimmy Page - chitarra
Robert Plant - voce e armonica
John Paul Jones - basso e tastiere
John Bonham - batteria 


Side one
 Led Zeppelin – In The Evening…………………………......... 6:48
 Led Zeppelin – South Bound Saurez………………….............4:11
 Led Zeppelin – Fool In The Rain…………………………......6:08
 Led Zeppelin – Hot Dog……………………………………..3:11

Side two
Led Zeppelin – Carouselambra…………………………........10:28
Led Zeppelin – All Of My Love…………………………….....5:51
Led Zeppelin – I’m Gonna Crowl…………………………......5:28


Led Zeppelin – All Of My Love


Per chi è interessato può approfondire ai commenti

lunedì 2 gennaio 2012

A SUON DI BLUES - IL PRIMO POST DEL 2012 -


APRO L'ANNO CON JIMI HENDRIX - scusate se è poco!!!



Dentro un Blog che s’intitola “GUITARISTS” non puo’ mancare un post dedicato a Jimi Hendrix....
Questo lo so....E’ da un anno che ci penso.., e mi vergogno di non averlo ancora scritto..
Ma c’è un motivo..E non lo spiego…Ma lo conoscerete  continuando a leggere queste righe che, finalmente, ho avuto la forza  il coraggio e il tempo  di scrivere…
Punto primo: la Biografia. Cosa cazzo puo’ interessare a qualcuno quando e dove fosse nato Jimi Hendrix?  Niente… Jimi ha smesso di essere un essere umano, con una sua anagrafe, da quando  è nato:  è come un evento naturale, atmosferico, una pioggia , un uragano....Gli elementi naturali son acqua, aria , terra, fuoco e Jimi che li riassume tutti...Qui stiamo parlando di un ARCHETIPO: Jimi HENDRIX  è  l’archetipo del chitarrismo  BLUES. Prima di lui niente, dopo di lui.. niente… Per fare un esempio: se mi fossi trovato a WOODSTOK in mezzo al fango, alla merda,  ai sacchetti di plastica ed ai  preservativi usati ad assistere a quella sua storica performance e poi fossi crepato, avrei potuto considerami soddisfatto : quello che ci sarebbe stato da capire, vedere, sapere, ascoltare  del rock e del blues dei futuri 100 anniera gia’ successo! Durante  quell’oretta, fra  gente assolutamente fusa, capitata per caso, ignara, catturata felicemente tra le maglie di quella  ragnatela di note, tessuta da un orrendo,  fantastico  ragno dal volto nero con la sua Fender bianca in mano….
Jimi e la sua chitarra sono una sola creatura, a volta è lui a condurre il gioco: le sue dita sembrano numerose assai più di dieci e assai più lunghe- rami di un albero; le sue mani, ali; la chitarra urla disperata, a volte con rabbia, a volte con gioia..Non c'e spartito che contenga quello che succede a Jimi durante una suo concerto...E' tutto così ancestrale così animale, giocato fra  Canyon e  Metropoli eppure così semplice, come un battito d'ali  il sinuoso agitarsi di un serpente.. 
..Il motivo del ritardo di questo post era che, non riuscivo a trovare le parole giuste...
Consiglio: nel vostro Desktop, fra le vostre cartelle del tipo “LAVORI”,  “FOTO DI FAMIGLIA”, “BOLLETTE DA PAGARE” “VIAGGI E MUSEI” aggiungete la cartella “JIMI HENRDIX” e dentro mettete la vostra musica, il vostro desiderio di libertà, il vostro urlo di rabbia e di gioia… sono sinonimi.
Voglio farvi ascoltare questo blues che riassume molto efficacemente quello che ho scritto:

Jimi Hendrix - Born Under A Bad Sign




Approfondimento:  - Albert King e  Stevie Ray Vaughan -  Born Under A Bad Sign