mercoledì 5 marzo 2014

CARLOS SANTANA, MAHAVISNU JOHN MCLAUGHLIN - LOVE DEVOTION SURRENDER

Comunicazione di servizio per gli appassionati di jazz e rock: su La Scighera troverete la versione CD di LOVE DEVOTION SURRENDER. Su gentile invito di Magar ho scritto qualche riga su quest'album. Per tutti quelli che vogliono saperne di più..









per chi vuole approfondire:


LOVE, DEVOTION, SURRENDER- Carlos Santana, John McLaughlin
Dal  verbo suchen (cercare) i Tedeschi fanno il participio presente, suchend, e lo usano sostantivato, der Suchende (colui che cerca), per designare quegli uomini che non s′accontentano della superficie delle cose, ma d′ogni aspetto della vita vogliono ragionando andare in fondo, e rendersi conto di se stessi, del mondo, dei rapporti che tra loro e il mondo intercorrono. Quel cercare che è già di per sé un trovare, come disse uno dei più illustri fra questi «cercatori», e precisamente sant′Agostino; quel cercare che è in sostanza vivere nello spirito.
Suchende sono quasi tutti i personaggi di Hesse: gente inquieta e bisognosa di certezza, gente che cerca l′Assoluto, ossia una verità su cui fondarsi nell′universale relatività della vita e del mondo, e tale assoluto trovano ­ se lo trovano ­ in se stessi. Facendo uso di un titolo pirandelliano, si potrebbe dire che «trovarsi» è l′ansia costante di questi personaggi: pervenire a quella consapevolezza di sé che permette alla personalità di realizzarsi completamente e di vivere, allora, realmente, quelle ore, quei giorni, quegli anni che vengono di solito sciupati nella banalità quotidiana d′una esistenza «d′ordinaria amministrazione». [Dall’Introduzione di Massimo Milani al Siddharta di Herman Hesse]
Come non si può rimanere suggestionati  da  “A Love Supreme”  di  John Coltrane? Una miscela di rabbia e di rasserenamento al contempo, di lacerazione interiore  e di equilibrio mistico. Alla  ricerca di nuove espressioni musicali attraverso l’hard-bop e il modal jazz  nella direzione del free e della sperimentazione condotta insieme ad altri tre grandi musicisti quali Mc Coy Tyner al piano , Jimmy Garrison al contrabbasso, Elvin Jones alle percussioni. L’album risale al 1964, Coltrane sarebbe scomparso nel  1967. Cosa mai avrà spinto Carlos Santana e John McLaughlin a dedicare un disco a quel grande musicista, in un momento in cui il rock la faceva da padrone e riempiva gli stadi? “Love, Devotion, Surrender”, pubblicato nel 1972,  fa parte di un cammino spirituale che inizialmente John-Mahavishnu e, successivamente,  Carlos –Devadip,  avevano intrapreso sotto la guida del maestro Sri Chinmoy, dal 1970 al 1975 (Mahavisnu e Devadip  sono i nomi attribuiti dal guru rispettivamente a John e a Carlos) . Per Carlos erano passati già tre anni dalla memorabile esibizione a Woodstock con “Soul Sacrifice”, dove la miscela ad alto tasso energetico di rock e latin-sound aveva fatto letteralmente impazzire la marea di gente accorsa a quell’evento. Risale inoltre al 1970 il suo album più famoso,” Abraxas” che include fra l’altro, “Samba Pa Ti”, “Black Magic Woman”, “Oye Como Va”, scritta da Tito Puente compositore, arrangiatore, e percussionista di jazz latino e mambo.   John aveva fondato la sua Mahavishnu Orchestra  ed era reduce dal successo ottenuto nel 1971  con il primo album “Inner Mountain Flame”,  : anche questo un evento che aveva arricchito di nuove formule espressive il rock , contaminandolo con massicce dosi di jazz elettrico. L’impostazione di McLaughlin è essenzialmente jazzistica, profondamente legata  all’ esperienza vissuta  con Miles Davis.  John Coltrane, a partire dal ’61, aveva intrapreso  un periodo di sperimentazione caratterizzato da un lato dalla propria ricerca interiore praticando la meditazione yoga, dall’ altro dalla ricerca nella sua musica di personali forme espressive, da solo e in quartetto. Dal  ’64 al ’67, compose e registrò numerosi album, alcuni pubblicati postumi , in cui risaltava l’aspetto meditativo, religioso e l’esplorazione di nuovi sentieri nel jazz. Titoli quali lo stesso “A Love Supreme” (’64),  “Om”, “Ascension”, “First meditation” (’65), “Meditations” (’66), “Stellar Regions”, ” Installer Space,Expression”(’67), rivelano in maniera chiara che tipo di universo regnasse nella mente del  musicista e per quale motivo fosse ossessionato a dargli forma e, in qualche modo, a rivelarlo. In  ”Love, Devotion, Surrender” , partendo dalla filosofia di Chinmoy basata su “Amore, Devozione, Abbandono”, Santana e Mc Laughlin, dedicando l’album a Coltrane intendevano proseguire nel percorso trascendentale iniziato dall’artista  in “ A Love Supreme”, proponendolo con un altro linguaggio musicale ma con la stessa tensione spirituale. Osservando la copertina dell’LP e le immagini dei due musicisti vestiti di bianco, ritratti insieme al guru Chinmoy, ci si accorge che  si tratta di un  incontro tra  musica e spirito,  e di purificazione attraverso la musica (uno dei temi preferiti dal guru). E’ evidente l’intento di mostrare il lato “celeste” del rock, contrapposto a quello “blu”  di “Let it Bleed” degli  Stones,  di “ Love It to Death” di Alice Cooper e di tanti altri “maledetti”, anche se, alla fine,  tutto confluiva dentro il calderone dello spettacolo e del business.  C’ era probabilmente anche la certezza che il coinvolgimento del jazz in questa esperienza avrebbe sicuramente comportato i suoi vantaggi commerciali.  Alla realizzazione dell’album parteciparono sia il gruppo di Santana che la Mahavishnu. Una session straordinaria: la base ritmica era formata da Billy Cobham iperbolico batterista fondatore, insieme a John, della Mahavishnu, Michael Shirieve eroico  batterista di Santana, alle percussioni Don Alias (collaborazioni con i Weather Report ) ed Armando Peraza. Al basso  Doug Rauch, alle tastiere Mingo Lewis ,  Jan HammerKhalid Yasin all’organo. Questi i musicisti oltre ad Eve e John McLaughlin e Carlos Santana.
Tracks:
A Love supreme  (John Coltrane) – 7:48 -  riprende la prima delle quattro parti in cui è composta la suite di Coltrane,   “Acknowledgement”, seguendone il tema conduttore. Il brano è giocato su una possente base ritmica, tra batterie e percussioni, che ricorre in molti brani di Santana,” Oye Como Va”, per fare un esempio. Le chitarre effettate di Carlos e John dialogano attraverso riff nervosi mentre il canto che interviene solo nella parte finale, riprendendo la linea del basso e reiterando all’unisono la frase ”A Love Supreme”, analogamente all’originale eseguito dal quartetto di Coltrane.
Naima (John Coltrane) – 3:09 -   e’  una  ballad dedicata da Coltrane alla prima moglie, un capolavoro musicale inserito in Giant  Steps, per la prima volta registrata nel 1959. Una sua versione crepuscolare, metropolitana, dolce e disincantata  fu eseguita in quartetto con l’aggiunta di Eric Dolphy, autore di un assolo indimenticabile al clarinetto basso. Si tratta di una versione nell’album del ’61”Live in Europe”. Il brano eseguito in duo da Santana e McLaughlin, inserito nello’album, ricorda una serenata tzigana al chiaro di luna. Carlos esegue la melodia sospesa tra flamenco e blues mentre John, alla seconda chitarra, lo sostiene attraverso articolate armonie tipiche del suo repertorio jazz.
The Life Divine (John Mc Laughlin)– 9:30 - brano devozionale giocato tra le evoluzioni alla batteria di Cobham, il dialogo tra le due chitarre fortemente effettate, ed un mantra che periodicamente emerge dal magma sonoro, prendendo alla fine il sopravvento.
Let us Go Into the House of the Lord  (Tradizionale) – 15:45 - un gospel ri-arrangiato e trasformato in una corsa frenetica verso la casa del signore al ritmo travolgente  latino-americano e dall’uso massiccio di percussioni che esalta le qualità  straordinarie dei due chitarristi. E’ il ritmo di Santana, un anticipo di quello che sarà “Welcome”.
Meditation (John McLaughlin) – 2:45 - è un adagio molto largo, delicato, composto da McLaughlin per piano e chitarra. John in questa occasione suona il piano facendo largo uso del pedale di risonanza, mentre Carlos suona la chitarra acustica.
A Love Supreme (Alternate - Take 2) – 7:24
Naima (Alternate - Take 4)  – 2:51
Sono due track aggiunte solo alla versione CD

Musicians:
John McLaughlin - chitarra, pianoforte
Carlos Santana - chitarra
Doug Rauch - basso
Eve McLaughlin - pianoforte
Khalid Yasin - organo
Mingo Lewis - tastiere
Billy Cobham - batteria
Don Alias - batteria, percussioni
Jan Hammer - tastiere
Michael Shrieve - batteria
Armando Peraza - percussioni, congas

PER ASCOLTARE L'ALBUM QUI

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