GLI STANDARS DEL JAZZ - PARTE 1^ - LEZIONE INSIEME A FRANCO CERRI
I musicisti Jazz hanno spesso attinto al repertorio della musica ‘leggera’ d’autore, anche tratta da commedie musicali, per riproporla in una chiave ritmica ed armonica che permettesse una interpretazione piu' vicina al loro modo di suonare e che lasciasse piu’ spazio all’improvvisazione.
Gerge Garshwin, Cole Porter, Jerome Kern ed altri hanno fornito ai mostri sacri del Jazz un vasto materiale che ha dato vita ad un repertorio ricchissimo e divenuto famoso come una nuova ‘musica classica’.
Gli standards rappresentano una nutrita parte di questo repertorio ed hanno acquisito nel tempo una loro struttura compositiva caratteristica e indistinguibile, ideale per esaltare le doti tecniche dei musicisti. Basie, Ellington,Parker, Davis, Monk hanno scritto molti brani che sono entrati a fare parte della storia della musica.
Durante la lezione dedicata agli standards, Barney Kessel ne spiega la struttura, impostata sullo schema “ A A B A”, in 32 battute dove A è una sequenza di accordi in 8 battute che si ripete 3 volte. B rappresenta il “Bridge”, il “ponte” che unisce le due fasi AA con la A finale.
In molti standards gli accordi della parte A sono uguali, cambia solo il Bridge. Questo vuol dire che, a meno del Bridge, noti gli accordi uno Standard, si in è in grado di suonarne un buon numero. Cio’ aiuta anche nella fase dell’improvvisazione perché l’armonia di riferimento rimane pressoché uguale o uguale alla trasposta (stessi intervalli in tonalità diversa)…
Non rimane che ascoltare dalla voce di Kessel (diligentemente anche tradotto in italiano dall’interprete presente) la parte teorica e gli esempi pratici con l’ausilio di Franco Cerri, da cui parlero’ nel prossimo post. L'audio è veramente di buona qualità ed il contenuto è molto gradevole ed interessante dato l'alternarsi di nozioni e esecuzioni di duetti di grande jazz. Kessel è anche un fine e spiritoso intrattenitore..
BARNEY KESSEL AL POLI: GLI 'STANDARDS' INSIEME A FRANCO CERRI (28.19 min)
4 commenti:
Lezione decisamente interessante.
la natura e la bellezza della musica Jazz rese in modo semplice e spontaneo...
Del resto... Un tappeto di tecnica finissima, sul quale stendere Improvvisazione & Emozioni.
This is the Jazz music people....
Infatti quello che colpisce è la semplicità con la quale vengono dette le cose, la facilità con cui vengono suonati gli strumenti e la grande passione per questo genere musicale..
E' vero i jazzisti e il mondo del jazz non sono nè divi, nè cervellotici, nè snob o paranoici,sono semplci grandi musicisti!
La prossima puntatata riguarderà la seconda parte dedicata agli standard - qesta volta solo brani in sequenza in un mini show, con Cerri, Kessel e il suo trio.. Ciao magar!
Salve,
mi chiamo Piero Urban, e sono l'interprete che traduceva questo seminario, bei ricordi!
Se fosse possibile mi farebbe molto piacere avere le registrazioni in MP3.
Forse chi le ha postate mi può contattare e me le può postare con WETRANSFER?
La mia e-mail: piero.urban@tin.it
Grazie infinite a chi mi può aiutare,
Piero Urban
www.pierourban.it
Ciao Piero Urban, piacere di conoscerti. Il materiale che ho a disposizione è quello che vedi descritto nei post. Purtroppo non ho tutto il materiale delle lezioni, sarebbe bello.Molto probabilmente ci fu vietato registrare, oppure, semplicemente non seguii tutto il corso. Ti posso inviare gli mp3 ricavati da quelle registrazioni su cassetta in mio possesso, nessun problema. Dammi qualche giorno e ti invio una Jumbo-mail. Ciao!
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