SONNY TERRY & BROWNIE McGHEE - BACK TO NEW ORLEANS
UN PRETESTO PER PARLARE DI COUNTRY- BLUES
IMPULSE - 1989
1. LET ME BE YOUR BIG DOG 3:13
2. PAWNSHOP 3:25
3. YOU DON’TKNOW 2:48
4. BETTYAND DUPREE’S BLUES 6:13
5. BACK TO NEWORLEANS 2:58
6. STRANGER HERE 3:34
7. FOXHUNT 2:30
8.I’M PRISON BOUND 3:01
9. LOUISE,LOUISE 3:55
10. BABY,HOWLONG 4:11
11. FHEIGHT TRAIN 2:40
12. I GOT A WOMAN 3:59
13. HOLDMEIN YOUR ARMS 3:29
14. THEC.C. ANDO. BLUES 4:27
15. THE DEVIL’S GONNA GET YOU 2:30
16. DON’T YOU LIE TO ME 4:42
17. THAT’S WHY I’M WALKING 2:44
18. WRONG TRACK 3:34
19. BLUE FEELING 4:03
20. HOUSE LADY 4:19
21. l KNOW BETTER 3:29
Sonny Terry & Brownie McGhee - Stranger Here
Il mio approccio con il blues
avvenne grazie all’ascolto di un vinile di Sonny Terry e Brown McGhee,
attraverso un radio-giradischi, voluminoso aggeggio molto diffuso negli anni
’60. Avevo 10 anni e, oltre ai Beatles ed agli
Stones, allora preferibilmente ascoltavo anche Dylan, Clapton, i Led Zeppelin. Quella musica
ascoltata in una sera d’estate, in un posto così lontano dal Mississipi o da
Chicago, mi stordirono insieme al profumo di zagara, gelsomino e salsedine che
riempiva l’aria… Si, perché quel country
–blues, dall’anima decisamente nera da
una parte aveva influenzato il folk di Dylan, dall’altra, insieme alla sua
forma elettrica aveva ispirato Mayall, Clapton, e gli stessi Zeppelin, anche
nel modo di suonare la chitarra e l’armonica.
Insieme a Woody Guthrie, Pete Seeger, LeadBelly
ed altri grandi musicisti, Sonny Terry e Brownie McGhee diffusero quel genere di musica
che oggi rappresenta il nucleo della nuova word music : una miscela di folk,
blues, jazz,classica, eastern e african.
(1)
Il country blues è uno stadio intermedio della
mutazione del blues fino alla sua confluenza nel jazz, che non ne sancisce
tuttavia un definitivo assorbimento.. Esso nasce nel momento in cui i contadini
di colore affittuari di appezzamenti di terre sfruttati e costretti a vivere in
condizioni disumane, abbandonano i campi
e iniziano una vita libera spostandosi lungo i binari delle ferrovie, prendendo
al volo il lento treno merci..
Sonny Terry & Brownie McGhee - Freight Train
Stanchi di tagliare e seminare il cotone, questi contadini preferivano
allontanarsi dalle proprie case per andare a lavorare lungo i binari e le strade ferrate, nelle segherie,
o fra gli addetti alla rimozione del fango e dei detriti che il fiume lasciava
a quintali sul suo cammino: “Fra un mestiere e l’altro rubavano e mendicavano.
Se avessero incontrato Dio gli avrebbero
chiesto un osso... la strada che offriva
l’avventura era meglio delle loro case
che non offrivano niente. Alcuni partivano con rimpianto ma se ne andavano lo stesso “. In tali condizioni nacque il Country Blues che
assume, poi delle precise connotazioni storiche: ‘con il fedele diavolo sulla schiena’,
la chitarra, considerata un oggetto
quasi peccaminoso per i più religiosi, o con il banjo, cui andavano ad
aggiungersi strumenti primordiali come una brocca entro cui soffiare, il
country-man, vestito di così pochi stracci da poter essere contenuti
in una scatola di fiammiferi, si avviava verso i luoghi della sua sopravvivenza, passando attraverso quelle stazioncine fra la
campagna e il fiume, che costeggiavano
la cosiddetta “linea della ruggine”, ai
margini del gran mare d’erba, fango e detriti. Fu proprio questa invincibile ansia
di migrazione da un luogo all’altro, questo vitale bisogno di vagabondare senza
una meta precisa ad accendere l’immaginazione del contadino blue singer… (2)
Fu inevitabile
che il treno divenisse il nuovo oggetto d’attenzione e fonte d’ispirazione di questi vagabondi, che saranno
battezzati ‘hobos’. E siccome il bluesman, per definzione, raccoglie in sé tristezza e rassegnazione, considera questa sua vita come una sorta di
viaggio sintetizzata in questi versi :
‘Sono tutto solo a mezzanotte e le lampade
ardono basse, poggero’ la testa su un binario solitario e lascerò che il treno delle due e diciannove
faccia pace nella mia mente.’ (3)
Stesse suggestioni fecero parte delle canzoni blues nuove o riproposte negli anni '6o, questa volta con l'inserimento di strumenti elettrici (su questo particolare parlerò nei prossimi post dedicati al blues elettrico).
(1): Barry Olivier - note di copertina
(2) (3): Il blues e l'America nera - Walter Mauro - (1977)
Stesse suggestioni fecero parte delle canzoni blues nuove o riproposte negli anni '6o, questa volta con l'inserimento di strumenti elettrici (su questo particolare parlerò nei prossimi post dedicati al blues elettrico).
(1): Barry Olivier - note di copertina
(2) (3): Il blues e l'America nera - Walter Mauro - (1977)
Bob Dylan - It takes a Lot to Laugh, It Takes a Train to Cry
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